Interview with Paolo Pibi, contemporary painter. Paolo Pibi is a young contemporary painter based in Milan, originally from Marrubiu (Sardinia). Some of his latest exhibitions are “Fake golden age” in Kazakistan (Almaty) at Esentai Gallery, “Paesaggi” in Milan at Cannviello art Gallery and soon a new solo exhibition in Milan. His artworks are a synthesis of natural world and mysterious landscapes, and take us into mystical and inexplicable territories.
Paolo Pibi é un giovane pittore contemporaneo con base a Milano, ma originario di Marrubiu. Alcune delle sue ultime mostre sono “Fake golden age” in Kazakistan (Almaty) alla Esentai Gallery, “Paesaggi” a Milan nello Studio d’arte Cannviello, e prossimamente una nuova personale a Milano. I suoi lavori sono una sintesi tra il mondo naturale e i paesaggi misteriosi; ci porta con la mente attraverso territori mistici ed inesplicabili.
I thought it was normal coming back home from school or from work and start to draw
Come e quando hai capito che avresti intrapreso la carriera pittorica? Come nasce questa passione per l’arte?
Mio padre dipingeva e sono cresciuto in una casa in cui avevo facile accesso a tele, pennelli e colori. Quando tornavo a casa da scuola dipingevo o disegnavo, pensavo fosse una cosa normale tornare da scuola o dal lavoro e mettersi a disegnare. Poi finito le scuole medie avrei voluto fare il liceo artistico ma i miei mi hanno consigliato di prendere un diploma “spendibile” e allora ho fatto la ragioneria. Diplomato con il minimo ho deciso poi di fare l’Accademia delle Belle Arti di Sassari. Non era un’università canonica fatta di lezioni sui tavoli, il punto di forza non stava nei professori, ma nelle personalità che gravitavano attorno all’accademia. Era un punto di riferimento dove ci si incontrava con altri giovani artisti per discutere, condividere e sperimentare. Potremo definirlo una sorta di Bauhaus. Nello stesso periodo ho conosciuto quelli che ritengo siano stati i miei maestri: Leonardo Boscani, Giovanni Manunta Pastorello e Pinella Marras. Tre artisti diversi tra loro, ognuno mi ha insegnato una cosa importante e ora ne faccio grande tesoro.
How and when did you realised that this would be your job?
My father used to paint so I grew up in a house where I had easy access to canvas, brushes and colours. When I came home from school I painted and drew, I thought it was a normal thingcoming back home from school or from work and start to draw. Then finished the school I wanted to study art but my parents advised to take a “spendable” diploma and then I did accountancy. I graduated with the minimum I then decided to make the Academy of Fine Arts in Sassari, Sardinia.It wasn’t a canonical university made of lessons on the tables, the professors were not the reference point, but I found it in the personalities who used to be around the Academy. It was a point of reference where was possible to met with other young artists to discuss, share and experience. We can call it a sort of Bauhaus. At the same time, I knew the people I can define my masters: Leonardo Boscani, Giovanni Manunta Pastorello and Pinella Marras. Three different artists, each one has taught me something important and now I can make great treasure of it.
Che rapporto hai con la città in cui vivi e lavori?
E’ una città con cui ho un rapporto particolare, dall’inizio burrascoso. Appena arrivai mi ruppi la clavicola, e fui costretto a restare fermo per diversi mesi (Come benvenuto non c’è male) ma appena mi son ripreso mi ha regalato la possibilità di poter lavorare per una galleria storica (studio d’arte Cannaviello) che ho sempre guardato con attenzione e ammirazione da quando vivevo in Sardegna.
How the city you live and work in affect you?
I live in Milan and it’s a city which I have a special relationship whit a stormy beginning. As soon as I arrived here I broke my collarbone, and I had to be out for several months (As welcome it was’t so bad!) but as soon as I recover my self, the city gave me the opportunity to work for a historical gallery (art studio Cannaviello). Which I always admire from the period I was living in Sardinia.
Percepisci l’arte come un lavoro o una passione? E’ una passione che può diventare un lavoro.
Is art for you a passion or a job? It is a passion that could be a job.
In che modo la musica influisce nei tuoi lavori?
La musica è un elemento molto importante per me, fa da contorno, non agisce direttamente sui lavori ma é un sottofondo che mi “suggerisce”. In qualche maniera in modo simile a Kandinskij e altri artisti che hanno avuto un rapporto particolare con la musica del proprio tempo.
How music affect your artworks?
Music is a very important element for me, as a boundary, doesn’t affect directly on my artwork but it’s a background that “suggests” me. Somehow similar to Kandinsky and other artists who have had a special relationship with the music of their time.
Come definisci i tuoi lavori?
Sono paesaggi, paesaggi che subiscono una manipolazione. Al momento ho abbandonato completamente il processo “classico” che porta un pittore a cercare nella sua mente un’idea, darle una forma con un bozzetto, studiare la composizione, quali colori utilizzare, le luci, riportare sulla tela il bozzetto finale ecc… ammiro tantissimo il lavoro che c’è dietro un’opera di questo tipo, ad esempio un artista che stimo è Nicola Verlato. lui affronta un processo molto lungo fatto addirittura di render 3d del bozzetto, studio delle luci ecc ma io in questo momento mi sento di andare in una direzione che potrei definire “anarchica”. Parto sempre dal cielo e vedo cosa viene fuori.
How do you define your artworks?
Are landscapes subjected at a manipulation. At the moment I have completely abandoned the “classic” process that leads the artist to find an idea into his mind, give it a concrete shape, study the composition as which colours are used, lights, translate the sketch into the canvas etc… I admire a lot the work behind an artwork as the for example and artist I esteem is Nicola Verlato. He faces a very long process made even of 3d render of the sketch, study lights etc. But at this time I would go in a direction that I would call “anarchist”. I start from the sky down to the last stone.
Parti sempre dal cielo?
Si sempre. il cielo è una sorta di preparazione alla battaglia. Spendo ore e ore a fare il cielo.
Do you start always from the sky?
Yes, always, it is like a preparation at the battle. I use to spend hours to paint it.
Come vedi il futuro dell’arte?
Il presente è pieno di provocazioni fini a se stesse, che non scandalizzano più. Spero che nel futuro si torni ad una ricerca più profonda ( ma questa lo dice il Paolo delle 17:17 di un martedì di luglio)
How do you imagine the future of art?
This is full of provocations ends in themselves, not more scandalized. I hope that in the future a return to a deeper search (but this one says Paul of 17:17 for a July Tuesday)
Come descrivi lo spazio in cui ti senti a casa?
Non deve avere delle caratteristiche particolari, anche un ‘non spazio’ privo di assetti concreti può farmi sentire a casa, ciò che basta è la presenza di una buona compagnia.
Describe the space where you feel home.
It doesn’t have any special features, also a ‘no room’ devoid of real structures can make me feel at home, I just need the presence of good people.
Che ruolo hanno per te i social media?
Non li uso per dire la mia opinione sul governo o per raccontare la mia vita a non so chi. Li uso per aggiornare le persone interessate al mio lavoro sulle mostre che faccio, sul nuovo quadro che ho dipinto… Poi se mi vien voglia di lamentarmi del governo mi incontro al bar davanti ad una birra con un amico.
What role play social media in your life?
I do not use them to say my opinion about the government or to tell my life to people I don’t know in person. I take advance of them to update people interested in my artworks or the exhibitions I do, or about the new framework I painting… Then if I feel to complain on the government I’ll take a beer at the bar with a friend.
Quando é l’ultima volta che hai fatto qualcosa per la prima volta?
Ogni giorno, non ho una ritualità nella vita di tutti i giorni. Anche per la pittura vale la stessa regola.
When was the last time you did something for the first time?
Every day, I have no rituals in everyday life. Even for painting there is the same rule applies.
Ho notato che nel tuo studio sei circondato dalle opere dei diversi artisti, uno scambio di opere, con chi hai scambiato il tuo ultimo pezzo?
Con lo scultore Roberto Fanari. Per me è un valore molto importante lo scambio del mio tempo sulla tela per il tempo di un altro.
In your studio you are surrounded by pieces you exchange with other artists, which one is the last one?
With the sculptor Roberto Fanari. The exchange of my time on the canvas for the time of another artist it has a very important value for me.
Per concludere una canzone e un libro che vorresti condividere? //A song and a book you want to suggest?
Canzone/song: Julian Casa Blancas + The Void – “Human Sadness”
Libro/book: A pietre rovesciate di Mauro Tetti
The exchange of my time on the canvas for the time of another artist it has a very important value for me.
Thanks!