Improvvisamente siamo tornati a casa, abbiamo imparato ad esplorare gli interni delle nostre abitazioni e gli spazi esterni accessibili a noi più vicini. Da un momento all’altro abbiamo smesso fisicamente di viaggiare ma non ci siamo ancora adattati all’idea di non poter esplorare il mondo esterno. Improvvisamente è arrivata una finestra sul mondo, una finestra che si può posizionare in qualsiasi angolo della casa e che ci permette di vedere un nuovo paesaggio al giorno. ‘Somewhere‘ è il progetto di Sovrappensiero Studio.

Come è nato il progetto?
È da un po di tempo che in studio stiamo ragionando sul tema della realtà aumentata e in questo momento storico è venuto spontaneo provare a sfruttare questa tecnologia come mezzo digitale per rompere la staticità del quotidiano e aumentare la realtà domestica portandoci, anche se per pochi secondi, in un piccolo viaggio.
In questo periodo di quarantena ci sono state delle variazioni sul vostro modo di lavorare?
Sedie scomode, volti ricoperti di pixel, orecchie sempre coperte dalle cuffie e un po di incertezza che ogni tanto prende allo stomaco.
Per il resto stiamo, per fortuna, riuscendo a gestire il lavoro e a dominare i pensieri per il futuro lavorativo e non.
Cosa possiamo imparare oggi per migliorare il design di domani?In tanti ci dicono che i periodi di crisi portino a nuove opportunità, ma in realtà non possiamo prevedere come sarà il futuro e questo un po spaventa.
Stiamo sicuramente traendo alcuni benefici in termini ambientali, vedi ad esempio l’aria di Milano e stiamo imparando anche a fare a meno di tante cose che fino a ieri sembravano fondamentali e questo non può che farci bene.
In questo momento non riusciamo ad essere lucidi su quello che ci aspetta e sul come migliorarlo ma guardiamo con attenzione le evoluzioni e i cambiamenti cercando, con la giusta sensibilità, di affrontarli e farne assolutamente parte.
La città in cui lavorate o vivi incide sul vostro lavoro?
In questo momento particolare le nostre case sono le nostre città, internet è il ponte che le unisce e siamo molto fortunati a poterne usufruire per abbattere le distanze e la solitudine.
Le “citta” stanno incidendo molto sul nostro stile di vita, sui nostri pensieri e quindi su tutto il lavoro.
Come descrivereste lo spazio in cui vi sentite a casa?
Abbiamo sempre vissuto il nostro studio come una seconda casa, un posto dove ragionamenti e pensieri prendessero forma con molta leggerezza e lontani dalle normali regole di ufficio.
abbiamo sempre vissuto le nostre case come luoghi di riposo e di condivisione, di grandi cene con amici con pensieri e ragionamenti lontani dal lavoro.
Oggi le cose si sono mischiate e non è facile gestirle ma con molta pazienza aspettiamo di ripartizionare le emozioni che arredano le nostre due case.
Qual è l’oggetto che non può mancare in casa?
Stando in casa molto più tempo ci si rende conto che tante cose che diamo per scontate sono in realtà fondamentali.
Possiamo dirti invece di cosa potremmo fare benissimo a meno: il cavo dell’antenna tv.
Possiamo fare a meno di bombardamenti di informazioni sbagliate e soubrette che pregano con politici. Possiamo in questa quarantena utilizzare altri canali per l’informazione e per la mente.
Come funziona ‘Somewhere’?
Il progetto è accessibile a tutti e il funzionamento è abbastanza semplice. Scrivendo una mail a info@sovrappensiero.com riceverai in allegato il portale da stampare, scegli tu il formato e appendilo alla parete. Inquadra con il telefono il portale, ogni giorno scoprirai un nuovo luogo.
Buon viaggio!
