Negli anni il festival del design indipendente é cresciuto giungendo alle settima edizione, mutando aspetto e toccando argomenti attuali e sempre cari ai progettisti.Il design indipendente messo in mostra ad Operae, il primo festival in Italia di design indipendente. Quest’anno si é voluto dar spazio non solo ai designer indipendenti ma anche alle gallerie di design. Il tema di questa edizione curata da Annalisa Rosso é stato ‘Designing the Future’ che cavalca ancora il trend estetico nord europeo accoppiato alla ricerca di nuovi materiali e processi artigianali.
Il designer messo in scena a Torino si sposta sempre più verso due figure.
Da un lato incarna la figura dell’alchimista e del “piccolo chimico”, concentrando la sua ricerca verso la sperimentazione nuovi materiali e applicazioni. Portando avanti progetti che coinvolgono figure come chimici, biologi, dottorandi e specialisti del settore, e trattano temi etici o temi taboo per la società.
Dall’altro compare la figura del designer artigiano che ci rimanda ai temi trattati dalla londinese Art & Craft Exhibition Society nella fine del XIX secolo.
Ad ogni modo il designer é inteso come una figura chiave nei campi di innovazione, comunicazione, sostenibilità. A lui va riconosciuta una posizione altrettanto rilevante su fronti quali educazione, etica, sanità, giustizia sociale.
Il designer non ambisce più alla sola messa in mostra delle proprie capacitå artistiche, ma aspira ad una comunicazione che suscita un dibattito globale. Ogni settore viene coinvolto, materiale o immateriale che sia. Il design contemporaneo non è più solo forma e funzione.
Vanno registrate competenze estese e analitiche – grazie anche a collaborazioni con esperti in materie specifiche, dalla biologia all’economia, fino alla filosofia – che sono sempre centrate sull’essere umano. Paola Antonelli, Senior Curator della sezione architettura e design e Direttore della Ricerca e Sviluppo del Museum of Modern Art di New York, ha teorizzato come siano i designer stessi i migliori consulenti politici e strategici per i governi, proprio per la loro vastità di conoscenze interdisciplinari, la familiarità con le reali necessità delle persone e la peculiare capacità di sintesi.
Passeggiando tra le stanze di Palazzo Cisterna di Torino, ci siamo fatti un idea e vi riproponiamo qualche immagine.

CAMERE OLFATTIVE by Astrid Luglio, Un calice progettato per amplificare l’esperienze olfattiva, prima che gustativa.

Wash your sins by Millim Studio

Planter cage by Studio Thomas Vailly

Hogvliet by Studio Nieke

Series of Italy Marble

Tasting by Paul Gong

odd Matter Studio

Material chair by Ilaria Bianchi

Tables by Gum Design

FUTURE FLORA by Giulia Tommasello

Surf board by Edgar Flauw

Italy. Torino. 2016. Operae.